Giovedì 28 marzo si è svolta, presso la sede della Fondazione Biagioni Borgogni in via dei Calzaiuoli a Firenze, una cerimonia per celebrare il rinnovo del sostegno alla Fondazione Cure2Children, con la consegna ufficiale di un contributo di 20.000 euro destinato al progetto “Second Opinion”.
A ricevere l’assegno è stato Roberto Valerio, membro del direttivo di Cure2Children e attivo sostenitore delle sue iniziative. Per la Fondazione Biagioni Borgogni erano presenti il Vicepresidente Giancarlo Mercati e i Consiglieri Giovanni Mingione e Duccio Mercati, che hanno ribadito l’attenzione e l’impegno costante dell’ente verso iniziative che mettono al centro la salute dei bambini e il sostegno concreto alle famiglie più fragili.
Il progetto “Second Opinion” è nato con l’obiettivo di offrire un servizio qualificato e indipendente di consulenza specialistica in ambito oncoematologico pediatrico, rivolto alle famiglie italiane con bambini affetti da patologie gravi. Attraverso una piattaforma digitale semplice e accessibile, è possibile inviare la documentazione clinica e ricevere in tempi brevi il parere di alcuni tra i più autorevoli esperti a livello mondiale, senza costi obbligatori e senza la necessità di lunghi spostamenti. Il servizio è aperto anche a richieste provenienti da strutture sanitarie italiane e internazionali, con un focus particolare sui trapianti di midollo osseo, ambito in cui Cure2Children vanta una consolidata esperienza.
Attiva dal 2007 e con sede a Firenze, Cure2Children si impegna a garantire cure salvavita ai bambini, non solo nei Paesi a basso reddito, ma anche in Italia, dove opera offrendo un supporto specialistico gratuito, sostenibile e trasparente. La fondazione è riconosciuta per l’approccio formativo rivolto agli operatori sanitari e per la qualità scientifica dei progetti portati avanti, con oltre 25 pubblicazioni internazionali all’attivo.
Il contributo della Fondazione Biagioni Borgogni rappresenta un’ulteriore conferma della volontà di accompagnare progetti concreti, capaci di fare la differenza nella vita dei pazienti più giovani e delle loro famiglie.